Archivio della categoria: arte e comunicazione

Le Buste del Mercato Hanno Consistenza Umana

Le mie pietre, i miei ricordi cortile delle nevi arte involontaria

Le mie pietre, i miei ricordi

Mc Intosh – Quando si arrivava al locale, le luci erano soffuse, intravedevi i ragazzi delle pulizie che profumavano gli ambienti, il locale era un insieme di eleganti salotti adornati da lumi e piante tropicali. Salutavo i titolari e il direttore, che risiedevano per lo più in direzione, era la parte del locale più riservata. I barman sistemavano con dedizione bottiglie, bicchieri, frutta e fiori, accorgimenti di un grande sogno partorito da due fratelli: Enzo e Paolo (Aronica). L’eleganza era strabiliante, la classe si riversava senza osannare gloria, tutti erano presenti, era un vivaio, un laboratorio, una palestra di vita, ma soprattutto una grande famiglia. Il direttore era il Mitico Pippo Spampinato, raccontava sempre del suo amore per il Brasile, delle sue esperienze lavorative. Ogni persona che lavorava all’interno del locale aveva parecchio da raccontare. Goffredo, era il responsabile della reggia, il ritmo diveniva poesia, tutti si muovevano con quel Rock. Giovanni (Giovannone), iniziava a scaldarsi la voce richiamando al microfono chi prima gli passava per il cuore: Vecchio portami una sigaretta! Maurizio era il professionista del suono, poi c’era Carmelo, l’addetto alla sicurezza: ogni sua mano credo abbia conosciuto molti volti di quelli che si atteggiavano a malandrino. Chi faceva parte del locale, era il locale, significa che quando era aperto eri lì, apprendevi molto in quelle mura. La gente veniva per divertirsi, e anche chi ci lavorava ci lavorava con meno sforzo, nonostante gli orari a volte fossero massicci. Era un altro mondo, i bar restavano aperti h24, la moda aveva modo di comunicare, e la gente aveva sempre qualcosa di cui parlare. Dovrebbero farci un film su quel locale! (Anni Novanta)

1 Le buste del mercato hanno consistenza umana Claudio Arezzo di Trifiletti

2 Le buste del mercato hanno consistenza umana Claudio Arezzo di Trifiletti

3 Le buste del mercato hanno consistenza umana Claudio Arezzo di Trifiletti

Fiera Cuore Pulsante – Sto facendo essiccare una zucca che possa dare vita ad un noce. Arte fedele compagna, sentiero dell’impossibile reso accessibile. (Amos)

Amos Essiccazione di una Zucca Ricerca Arte Involontaria

Agrigento Visionaria

L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è. (Paul Klee) / Sfere Rispetto Pianeta 271/280 – Quella terra così tanto amata, Gli domandarono il peso dell’oceano, Risposero quante sono le gocce della pioggia, Si instaurò un dibattito, Nacque la filosofia, Ingegno divenne congegno, Ogni cosa aveva funzione, Risorse della conoscenza, Devozione del giovane nell’anziano, Respiro della rinascita.

21 agrigento visionaria sicily needs love quella terra così tanto amata

271 sfere acrylic claudio arezzo di trifiletti rispetto pianeta

22 agrigento visionaria sicily needs love gli domandarono il peso dell'oceano

272 sfere acrylic claudio arezzo di trifiletti rispetto pianeta

23 agrigento visionaria sicily needs love risposero quanto sono le gocce della pioggia

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24 agrigento visionaria sicily needs love si instauro un dibbatito

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25 agrigento visionaria sicily needs love nacque la filosofia

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26 agrigento visionaria sicily needs love ingegno divenne congegno

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27 agrigento visionaria sicily needs love ogni cosa aveva funzione

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278 sfere acrylic claudio arezzo di trifiletti rispetto pianeta

29 agrigento visionaria sicily needs love devozione del giovane nell'anziano

279 sfere acrylic claudio arezzo di trifiletti rispetto pianeta

30 agrigento visionaria sicily needs love respiro della rinascita

280 sfere acrylic claudio arezzo di trifiletti rispetto pianeta

Worlds

Veniamo attraversati da mondi, pochi ne tengono conto.

museo dello spazio arte involontaria sicily needs love mediterranean artist

astronauti museo dello spazio playa catania

museo del mare risorse extracomunitarie

manifesto risorse extracomunitarie 1mqdb

Presidente Mia Riscatta Piana Catania

museo dello spazio playa catania

rispetto pianeta playa catania vibrant world

mezzanine living contemporary life

uso e riuso della materia museo dello spazio riscatta piana

Due chiacchiere per riconoscersi, non ricordo bene il suo volto, la sua essenza forte e dichiarata. Siamo di passaggio, testimonianze inducono a Migliorarci.

Catania, Piazza Giovanni Verga

Traccia, ciclo si espande, gira intorno la ricerca, continuo pensiero connesso. Immagini passate, presenti e future hanno origine nel rispetto e salvaguardia di Madre Terra e di tutta la Sua Spiritualità.

cerchi d'oro piazza giovanni verga rispetto pianeta madre terra verde urbano

carmelo mendola fontana dei malavoglia piazza giovanni verga catania

fontana dei Malavoglia Giovanni Verga omaggio Carmelo Mendola

Mia Piazza Giovanni Verga Catania

Carmelo Mendola Fontana dei Malavoglia. Radici comunicano, foglie respirano, parlano con lo spirito, un ponte tra cielo e terra. Risveglio Coscienza, Il Parco Ritrovato.

humus piazza giovanni verga catania

uso e riuso della materia memoria non perdona

La terra trasforma, l’uomo inquina.

L’uomo deve tornare a nutrirsi di consapevolezza

Homero Gòmez González, signore delle farfalle venne assassinato, uno dei tanti guardiani che sono scomparsi nell’indifferenza. O ci si sveglia o tutto diverrà vano. Sant’Agata libererà il suo popolo, il Pianeta non ha bisogno di ponti, metropolitane, autostrade, oggi ha bisogno amore, rispetto. L’uomo deve tornare a nutrirsi di consapevolezza. Inutile tutto se partendo dai beni di prima necessità come l’acqua, l’ossigeno siano boicottati per interessi economici. Niente è un caso. La nostra città è stata risparmiata dalle fiamme, mentre c’è chi ancora festeggia con fuochi d’artificio, minuscoli esseri, insignificanti forse per qualcuno volavano carbonizzati privi di vita. Questo mondo non mi appartiene, questo pensare è distruggere, non essere degno del dono. Nelle scritture si evince che presto ci sarà il giorno del giudizio, tutto sembra seguire un disegno, desidero disubbidire all’uomo che tale non è. Redditi di cittadinanza per distruggere la realizzazione, il fallimento della risorsa umana. Tutti siamo chiamati a divenire guardiani, proporre il nuovo è compito contemporaneo. Rimboschimento, basta cemento, asfalto, basta sfruttamento delle risorse, bisogna nell’immediato dare un riutilizzo al rifiuto. Sembrano invisibili le navi che partono a intossicare lontano da noi cariche della nostra leggerezza, montagne scompaiono per fare spazio a discariche. L’obbiettivo di rendere il presente fatto di alcolisti è sotto gli occhi di tutti. Il mondo sta andando a fuoco, le vallette, i personaggi precostruiti appartengono al teatro del delirio. Dobbiamo riconoscerci al più presto.

presidente mia playa catania

Non mi documento, ho sempre visto aldilà dell’ombrello.

harmonic sounds

oasi del simeto respect planet

sicilia rispetto pianeta

Giunta l’ora del cambiamento tutti andarono a letto. Ci sono molti casolari in abbandono che potrebbero divenire osservatori naturalistici. Oasi del Simeto

microcosmo

In Sicilia anche dalla pietra nasce speranza. Povero pazzo lo chiameranno al villaggio, forse lui non beve dal pozzo di corte. La realizzazione ha valore inestimabile, la moneta non potrà mai competere con questo autentico nutrimento dell’anima. Più alberi, meno macchine, più panchine. Continua prova, migliorarsi, riempirsi di bellezza. Se all’uomo non fosse stato dato l’accesso alla sedia, probabilmente oggi vivremmo in capanne evolute.

Bucce Patate @ V.Toselli Ct./Porto Empedocle Ag.

Bucce Patate @ V.Toselli Ct./Porto Empedocle Ag.

Donna, sedia completa il piano, comoda posa nutre spirito di vita. Frutto polposo, dolce, insidia di primavera, gelido e caldo. Tempo, miracolo, una porta con dentro casa. Etna, preistorica madre, pensiero del cosmo. Terra accoglie seme, risorse nutre, dona. Guida, coperta, federa, culla d’infinito sogno. Fertile è il cuore, una donna coltiva le sue rose. Intima passione, essenza delle stelle.

Nuova Era

Mi avevano raccontato di un parco bellissimo, ma non credevo fosse così bello. Catania, Madre Teresa di Calcutta

Mi avevano raccontato di un parco bellissimo, ma non credevo fosse così bello. Catania, Madre Teresa di Calcutta

Imprints of peace

Madre Terra

Fontane attendono, Terra scioglie. I Malavoglia, Piazza Giovanni Verga - Catania / Parco Sottratto

Fontane attendono, Terra scioglie. I Malavoglia, Piazza Giovanni Verga – Catania / Parco Sottratto

Quando è la natura a chiederci riposo. Ricordiamoci dove siamo, rispettiamo casa, sentire elementi presenti, vento narra, silenzio è un dono, onde, suono. Urge differenziata

essence of the stars

Per rendere felice la luce, ho invitato il colore a danzare con la forma, il tempo si è incantato nella memoria, e la poesia ha incontrato lo spazio. (Tetti, 12/84 cm.)

abstract claudio arezzo di trifiletti

È la testa a reggere il corpo. Pronuncio desiderio di rinascita, sentimenti donati mi appartengono. Non desidero esistere in quanto persona, ma attraverso il suggerimento per un futuro comune, trovare l’io che risiede in ognuno di noi. Desiderio, essenza delle stelle. (Terra, 188/14 cm.)

abstract art sicily

the importance of communicating

In an increasingly accelerated world, we find ourselves hostage to thoughts, worries, commitments, decisions that stifle our sighs. We feel a sense of concern that we mistake for anxiety, but it is only the need of our body to live with our feet on the ground, in the true sense of the word, and not on the asphalt. Regaining flavours, smells, colours, shapes, learning again to breathe and live. Here is what “footprints of peace” are. White canvasses resting on the ground, where the history of the place goes back to the surface through the path of people who unconsciously travel those same roads with their experience and their emotions. From the encounter between this subterranean past and the present, a time wheel is created, a portal that faces the future and gives rise to thoughts and reflections through a universal language, a truth that can only be glimpsed with the eyes of the heart and of the soul. Imprints is a journey where past and present meet, an inner journey in search for peace and balance, a way to regain contact with the world and contact between souls. From 1st December to 6th January, for the first time, 100 imprints canvasses, 100 streets, millions of people, stories of unknown lives will leave the rooms of the Casa Museo under the Etna. This is the place where visible and invisible meet, and where men return to be connected to each other. The sale of Imprints will allow to buy trees to be planted in the Terre di Martorina project. This will not close the circle, but it will be the birth of a mandala that will become a new key of communication, a new way of living and think of art as a whole one with nature, with love and peace. Sicily is in the middle of this great design, as a place to start from, through the contact with the earth, with water, with stones. The bare hands create life, they create a connection to forget, even for a moment, the content of every single word and allow us to be guided by its intrinsic meaning. We are connection, we are ears of wheat, we are roots of olive tree and bunches of grapes, space and time, depth and breadth, we are gift and sacrifice, sacrifice in time but gift in space, we are ears that must learn to listen to the signals that the world sends to us.

Traduzione, Pietro Speciale

"Custodire una bandiera universale"

“Custodire una bandiera universale”

In un mondo sempre più accelerato, ci ritroviamo ostaggi di pensieri, preoccupazioni, impegni, decisioni che soffocano i sospiri. Avvertiamo un senso di inquietudine che scambiano per ansia ma che è solo l’esigenza del nostro corpo di vivere con i piedi per terra, nel vero senso della parola, e non sull’asfalto. Riappropriarsi dei sapori, dei profumi, dei colori, delle forme, reimparare a respirare e a vivere. Ecco cos’è impronte di pace. Tele bianche poggiate a terra dove la storia del luogo risale in superfice attraverso il cammino di persone che inconsapevolmente percorrono quelle stesse strade col loro vissuto e le loro emozioni. Dall’incontro tra  questo passato sotterraneo e il presente contemporaneo si crea una ruota del tempo, un portale che si affaccia al futuro e dà origine a pensieri e riflessioni attraverso una lingua universale, una verità che può essere intravista solo con l’occhio del cuore e dell’anima. Imprints è un percorso dove passato e presente si incontrano, un viaggio interiore alla ricerca di pace ed equilibrio, un modo per riappropriarsi del contatto col mondo e del contatto tra le anime. Dall’1 Dicembre al 6 Gennaio per la prima volta lasceranno le stanze della Casa Museo sotto l’Etna 100 tele imprints, 100 strade, milioni di persone, racconti di vite sconosciute, il luogo dove avviene l’incontro tra il visibile e l’invisibile e dove l’uomo ritorna ad essere connesso l’uno con l’altro. Dalla vendita degli Imprints verranno acquistati alberi da piantare nel progetto Terre di Martorina, non una chiusura del cerchio ma la nascita di un mandala che si trasformerà in una nuova chiave di comunicazione, un nuovo modo di vivere e concepire l’arte come un tutt’uno con la natura, con l’amore e la pace.  Al centro di questo grande disegno la Sicilia come luogo da cui ripartire, attraverso il contatto con la terra, con l’acqua, con le pietre. Attraverso le mani nude che creano vita, creano connessione per dimenticare, anche solo per un momento, il contenuto di ogni singola parola e lasciarci guidare dal suo significato intrinseco. Siamo connessione, siamo spighe di grano, siamo radici di ulivo e grappoli duva, spazio e tempo, profondità e larghezza, siamo dono e sacrificio,  sacrificio nel tempo ma dono nello spazio, siamo orecchie che devono imparare ad ascoltare i segnali che il mondo ci invia.

Scritto, Cristina Cocuzza

world needs love

imprints family

En un mundo cada vez más frenético, nos volvemos rehenes de nuestros propios pensamientos, preocupaciones, compromisos y decisiones que sofocan nuestros suspiros. Sentimos una sensación de inquietud que se confunde con ansiedad pero que no es más que la necesidad de nuestro cuerpo de vivir con los pies en el suelo, en la tierra y reapropriarnos de ella, volver a sentir sus perfumes, sabores, ver sus colores, formas y volver respirar, a vivir; esto es lo que se llama Impronte di Pace.
Lienzos blancos apoyados en el suelo donde la historia del lugar vuelve a la superficie a través del pasar de las personas que, inconscientemente, recorren los mismos caminos con sus experiencias y emociones. A partir del encuentro entre este *pasado subterráneo* y el *presente contemporáneo* se crea una rueda del tiempo, un portal que asoma hacia el futuro y da lugar a pensamientos y reflexiones utilizando un lenguaje universal, una verdad que solo se puede vislumbrar con el ojo del corazón y del alma.
Imprints es un viaje en el que el pasado y el presente se encuentran. Un viaje interior en busca de paz y equilibrio, una forma de recuperar el contacto con el mundo y entre las almas. Desde el 1 de diciembre hasta el 6 de enero, por primera vez, 100 lienzos dejarán la Casa Museo sotto l’Etna para exhibirse en el. Palazzo della Cultura de Catania. Cien calles, millones de personas, historias de vidas desconocidas, el lugar donde se reunirá lo visible con lo invisible y donde el hombre vuelve a estar conectado consigo mismo.
La recogida de fondos de Imprints será destinado a un nuevo proyecto en Terre di Martorina, a la compra de árboles y su plantación; No se trata del cierre de un círculo sino el nacimiento de un mandala que se convertirá en una nueva clave de comunicación, una nueva forma de vivir y de concebir el arte; el conjunto entre naturaleza, amor y paz, siendo una sola cosa. En el centro de este gran diseño, Sicilia es un lugar para comenzar, a través del contacto con la tierra, el agua, las piedras; de las manos desnudas que crean vida, crean una conexión para olvidar, aunque sea por un momento, el contenido de cada palabra y dejarse guiar por su significado intrínseco.
Somos conexión, somos espigas de trigo, somos raíces de olivo y racimos de uvas, espacio y tiempo, profundidad y amplitud, somos don y sacrificio, sacrificio en el tiempo pero don en el espacio, somos oídos que tienen que aprender a escuchar las senales que el mundo nos envía.

Traduzione, Ana Arranz