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Votare la pittura alla pace. Questo è l’intendimento di Claudio Arezzo, sin da quando ha pensato e costruito il progetto Pace a tutti gli ambasciatori italiani nel mondo. Con esso l’artista ha donato porzioni di una propria opera ai rappresentanti italiani all’estero, divenendo così testimone di un’arte non distratta, non distante, né impegnata in senso astratto. Egli ha così mostrato che occorre che l’arte dialoghi con i potenti, che agisca sul potere e non contro di esso. Un potere che va aiutato, riorientato dall’ego all’altro. Un potere che va liberato dall’oppressione cupa della libido dominandi, affinché operi per il bene primario e per il bello accessorio. Un nuovo progetto dell’artista guarda a Roma, culla ancestrale del potere italico e, forse, non solo italico. Che da Roma possa così fiorire una nuova concezione della sovranità e possa rigenerarsi l’idea capitale di un nuovo potere: il potere della pace e del rinascimento.

Earth

Earth

Non avevo amici immaginari, ma credevo ci fossero altri mondi che tutt’altro che immaginari, si presentavano quando si suonava l’entusiasmo in maniera forte e viva, l’entusiasmo di essere presente, come quella volta che gridai dentro, sono felice, e poi scappai per la reazione esterna, all’interno di un fitto bosco.

地面

地面
земля

Anima che canta, cuore che danza

C’è chi brucia copertoni, chi smaltisce dentro riserve, chi taglia alberi, e chi asfalta, chi costruisce, e chi demolisce, c’è chi respira a fatica, e chi desidera una potente macchina. Io cammino, incontro, vedo, e prima ancora sento.

respira

Sento che è arrivato il tempo del riciclo, che tutti questi pacchetti e pacchettini, sono forme superate, che forse i liberi mercati, dove le ceste presentano il nostro avvenire, debbano essere valorizzati, che il vetro, la plastica, la carta, e tutto ciò che può essere riutilizzato debba divenire tesoro comunale.

Catania Respira

Un futuro dove ogni ristorante, dal rifiuto produce terra per l’orto su strada, dove non si esce con la macchina, ma con la bici, dove non si chiede come stai, ma ci si abbraccia calorosamente, perché siamo tutti uno.

Anima che canta, cuore che danza.

“soul singing, dancing heart – âme chant, coeur de danse”